Lowenweiss
Di generazione in generazione trasmettiamo il sapere di una tradizione artigiana, legata alla lavorazione della lana, i cui contorni si perdono nel passato.
Löwenweiss, “Leone bianco”, era il soprannome del nonno, capostipite della famiglia. Fu chiamato così la prima volta da un tirolese, per la sua intraprendenza e la sua candida capigliatura: “Hallo, mein Löwenweiss-Freund, wie geht es dir?”. Da allora anche i figli e i nipoti mantengono il nome Löwenweiss, in memoria di un nonno attivo e laborioso. É proprio con lui che nasce l’idea di ricreare con maestria e pazienza artigiana una calzatura da casa confortevole con materiali naturali e di qualità eccellente.
La storia delle pantofole tirolesi è molto antica: era comune, tra le famiglie tirolesi del Trentino Alto Adige, cucirsi le pantofole utilizzando materiali di produzione propria per mantenere i piedi caldi durante l’inverno.
La lana tosata dai contadini veniva impiegata per la tomaia delle pantofole mentre le suole erano vecchi strofinacci, non più utilizzabili, cuciti più volte tra loro fino ad ottenere uno strato spesso che veniva poi applicato alla tomaia di lana.
All’inizio dello scorso millennio era normale vedere in tirolo uomini calzare ciabatte di lana o feltro anche nelle occasioni di festa.